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L’importanza della protezione solare

Con l’arrivo dell’estate ci piace scoprire di più il nostro corpo ed aumentano durata ed intensità della esposizione cutanea alla luce solare. Proteggere la pelle da un'eccessiva esposizione al sole è molto importante, per evitare eritemi e scottature, e rallentare il fotoinvecchiamento cutaneo. Un attento controllo dell’esposizione ai raggi UV del sole rientra, tra l’altro, negli schemi di prevenzione dei melanomi.

abbronzatura

I raggi pericolosi

La luce solare appare normalmente bianca, ma in realtà è composta da luce di frequenze diverse, corrispondenti ai vari colori che la compongono: violetto, indaco, blu, verde, giallo, arancio e rosso. Questi colori, essendo visibili all’occhio umano, appartengono al cosiddetto “spettro visibile”. Le frequenze di luce non visibile sono invece quelle più basse del rosso, gli “infrarossi” e quelle superiori al violetto, gli “ultravioletti”, di nostro interesse in questo articolo. Gli ultravioletti si suddividono poi in UVA, UVB e UVC.

spettro solare

I raggi UVA penetrano con facilità l’atmosfera terrestre, le nuvole ed i vetri. Nel corpo umano distruggono il collagene e l’elastina, le proteine che danno struttura ed elasticità alla pelle, sono causa di iperpigmentazione ed aumentano la produzione di radicali liberi. Per questi motivi sono i maggiori responsabili dei fenomeni di fotoinvecchiamento cutaneo.

I raggi UVB attivano la produzione di melanina, come fenomeno di reazione di protezione, e sono responsabili della abbronzatura, ma anche di eritemi, rossore cutaneo, e scottature. Possono causare gravi danni alla pelle e tumori maligni come i melanomi. Sono molto più forti ma più facilmente filtrati da vetri e nuvole. Altra funzione importante dei raggi UVB è quella di migliorare la fissazione del calcio nelle ossa attraverso l’incremento della sintesi della vitamina D.

Diversamente dai precedenti, I raggi UVC vengono invece bloccati dall’ozonosfera e non arrivano sulla superficie terrestre.

creme solari

Le creme solari

Le “creme solari” vengono utilizzate con lo scopo di proteggere il corpo umano dai danni della esposizione ai raggi ultravioletti, in particolare gli UVB. Hanno la caratteristica di contenere sostanze minerali, come l’ossido di zinco o il biossido di titanio, capaci di riflettere la luce del Sole.  Un buon prodotto di protezione deve essere efficace anche contro gli UVA e gli infrarossi e riportare sulla confezione i seguenti indici:

SPF, acronimo di Sun Protecion Factor, protezione contro gli UVB
PDD, acronimo di Persistent Pigment Darkening, protezione contro gli UVA
IR, acronimo di Infra Red, protezione contro gli infrarossi

In genere la scelta della protezione solare viene effettuata in base al numero SPF: maggiore è il numero SPF e maggiore sarà la protezione:
una crema con SPF 15 lascia passare 1/15 dei raggi UVB (ne blocca il 93%)
una con SPF 30 lascia passare 1/30 dei raggi UVB (ne blocca il 96,7%)
una con SPF 50 lascia passare 1/50 dei raggi UVB (ne blocca il 98%)
una con SPF 50+ blocca il 99% dei raggi UVB.

In merito alla capacità di protezione solare di un prodotto, oggi non ha molto senso parlare di creme con SPF 6 o 10. Un progetto di legge europea prevede la scomparsa dal mercato entro il 2025 dei prodotti di protezione con SPF inferiore a 30. Alcune creme poi riportano un SPF uguale a 100 per cui si può pensare erroneamente che siano in grado di garantire uno schermo totale ai raggi solari. In realtà non è così, una crema a “protezione totale” non esiste, è impossibile filtrare totalmente i raggi UVA e UVB, e una legge europea vieta di scrivere sulla confezione “schermo totale” o “protezione 12 ore”. Il numero 100 è invece riferito alla classificazione SPF asiatica, che corrisponde ad una crema 50+.

E l'abbronzatura?

È importante comunque ricordare, per gli amanti della abbronzatura, che le creme solari non impediscono la formazione di melanina. Il loro utilizzo non ostacola la produzione di melanina ma, al contrario, permette una abbronzatura intensa ed omogenea senza correre il rischio di eritemi o di gravi scottature.

Come usare le creme solari?

I soggetti con pelle molto chiara hanno bisogno di una protezione più alta, quindi con un SPF di 50, ma anche pelli molto scure hanno bisogno di essere protette, in genere con prodotti con SPF di almeno 30. La protezione della pelle è particolarmente importante per i soggetti più giovani. Bambini e neonati non andrebbero mai esposti direttamente al sole e comunque mai nelle ore centrali della giornata. Per loro la protezione deve essere sempre un SPF 50+.
Le creme solari hanno comunque una durata limitata sulla pelle del corpo, già dopo 4 ore la loro efficacia diminuisce del 40%. Devono essere utilizzate possibilmente mezz’ora prima della esposizione al Sole e vanno applicate nuovamente ogni 2-4 ore. Questo intervallo di tempo diminuisce poi sensibilmente se si suda facendo sport o se si fa la doccia o il bagno al mare, per cui dovranno essere riapplicate più frequentemente.

Rimane infine sempre valido il consiglio di evitare esposizioni al sole troppo prolungate, assumere antiossidanti, bere molta acqua e di proteggersi con cappelli ed occhiali da sole

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